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PANORAMA D'ARTE
1976
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Aprire un discorso critico sulla pittura di Nino Gorni significa addentrarci in una concezione artistica quanto mai profonda e sentita, che prende atto da esperienze dirette con l'essere umano, per tradursi nel racconto di stati d'animo di impulso rimitivo, genuini di una comunicazione immediata, sia nelle figure singole, sia nelle opere strutturate con gruppi, dove ogni elemento della composizione corrisponde ad un preciso momento emotivo prima d'essere parte integrante della suggestione insiemistica. La procedura tecnica ci rivela due aspetti interessanti della sua personalitý operativa: il primo riguarda l'ossatura del dipinto, condotta con un segno efficace, incisivo, sobrio ed elegantissimo nello svolgimento ritmico della forma, giý di per se stesso di alta qualitý espressiva; il secondo concerne le campiture cromatiche, il cui processo a velatura, a impalpabile sovrapposizione, comporta una estrema finezza nei toni sobri di una tavolozza vibrante di intensitý, di squisiti accostamenti.

Si sottolinea pertanto un'eccellente preparazione di fondo, base essenziale alla evoluzione artistica che ne deriva: il tutto si fonde in un messaggio a dimensione di sensibilitý umana. Inquieto Ë il gesto esecutivo, se pur studiato nel massimo equilibrio: drammatico Ë il contenuto. La condizione dell'umanitý raffigurata Ë vissuta fino allo spasimo, dovuto a sollecitazioni interiori ed esterne, e si dilata in momenti d'angoscia, di perplessitý, di indifferenza, per poi ritornare dolore; anzi Ë quest'ultimo sentimento ad essere il pi˜ radicato, leggibile sul volti macerati dalla tragedia della vita. 0sserviamo conseguentemente nella complessivitý operativa di Nino Gorni un tumulto continuo che nasce dall'escavazione profonda dell'anima che guarda in se stessa prima di mutarsi in idea, e quindi in concreta visione; ed Ë pertanto che accertiamo doti intimistiche di molteplicitý romantica, ma non solo, chÈ proprio attraverso una vasta ricchezza di simboli, qualificanti sempre pi˜ in valori contenutistici, abbiamo sicurezza come le sue opere giungano a livello intellettuale, completando cosÏ una personalitý artistica nel pieno della maturitý espressiva, quand'anche si pensi alla forza spirituale di molti suoi personaggi, intesa a far si che l'uomo sia la risultanza di componenti universali. La grandiositý delle composizioni (vedi ad esempio "L'ansia dell'attesa", oppure "Lite in osteria") concorre a donare potenza di suggestione consona a quanto asserito. Nei dipinti citati Ë un affollarsi di figure rese con rara introspezione psicologica nei diversi atteggiamenti, nelle varie espressioni, secondo una interpretazione della vita e dei suo svolgimento, di preziosa rilevanza per indicarci l'originalitý trasfiguratrice del reale per una pi˜ cosciente ricerca della veritý. CosÏ pure dipinti come "L'approvvigionamento", dove le quattro donne raffigurate ben corrispondono all'indagine umana di Nino Gorni, colte nel loro ambiente e in esso fuse come parte integrante della stessa atmosfera: qualitý queste che si rivelano in tutte le opere del pittore bresciano che, se da un lato interpreta momenti drammatici della gente di mare e le loro vicissitudini, oppure la fatica dell'uomo come ne "Lo spaccapietre", non Ë alieno da figurazioni simboliche che denunciano la vacuitý del mondo contemporaneo; ed infatti dipinti come "La falsa cultura" aprono una vasta problematica, se pur problema Ë tutto il mondo artistico di Nino Gorni, quanto mai attuale, ma cosciente di quella potenza compositiva e ideale che viene soltanto dal passato.

Alberto Morucci

 
© 1999 Alessandro Gorni