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TEMPERAMENTO
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Quando parla a livello impegnato appare sobrio, pacato, sereno: questo sinchÈ il discorso si snoda su di un piano normale di scambio di idee. Poi, improvvisamente, se si scivola nella considerazione degli aspetti non troppo limpidi che, purtroppo, fanno spesso da contrappunto alle vicende di ogni giorno, in ogni ambito, scatta la molla di quello che Ë il carattere "vero" di Nino Gorni. Appunto perchÈÇ profondamente umano, scevro non solo dall'accettazione, ma dalla semplice possibilitý di compromessi nell'ambito dei rapporti umani, la sua ribellione straripa, calda ed appassionata, cosÏ come caldo ed appassionato Ë l'estro della sua pittura.

Una diretta esperienza di lavoro, una tappa della sua vita a Venezia, con la acuta osservazione dei personaggi "chioggiotti", ricchi delle loro reti e della loro pesca; quella sete di conoscere ed approfondire i caratteri umani nei suoi periodici vagabondaggi dal nord, al centro, al sud del nostro Paese, gli hanno fornito la materia essenziale della sua arte, alla quale si dedica con una cura estrema, meticolosa, paziente della tecnica di composizione, dalla fase embrionale a quella definitiva di ogni sua opera. Di primo acchito, di fronte ad alcuni dei suoi quadri, ti viene fatto di chiederti: "astrazione", "manichini". Quale il messaggio dell'artista a chiunque osservi le sue tele?

Poi sei preso dalla coloristica, in una cromia di intensitý crescente: dal rosso vivo, all'azzurro intenso, al giallo sfavillante, al marrone caldo; giý scartando il presupposto dell'astrazione. E di conseguenza ti rendi conto che quelli che ti apparivano manichini sono personaggi di forza espressiva, nella gioia come nel dolore, nella serenitý come nello strazio. CosÏ nel "Dopo la pesca" per l'abbandono tranquillo di superata angoscia, della donna che spasmodicamente ha atteso il ritorno dal mare infido dei suoi cari, cosÏ, in quella composizione suggestiva che si potrebbe definire "Preludio alla sciagura", laddove ognuno di quei "manichini" esprime il dramma che si annuncia in tutta la sua catarsi, dalla barca (sempre e comunque simbolo della speranza) sbattuta dalle onde contro la battigia, ai volti che l'affollano, in una poliedricitý di espressioni che abbrividiscono e ti fanno compartecipe del dramma: e scopri infine il messaggio dell'artista. Al di lý dell'attesa vibrante, dell'abbandono, della disperazione vi ý la speranza che ogni cuore umano riesce a custodire dentro di sÈ anche nell'angoscia del dramma incombente. E.P.

 

© 1999 Alessandro Gorni